Chi di voi come me ha la sensazione che, quando ha finito di pulire una metà della casa, l’altra metà sembra già un campo di battaglia? 🤷♀️
Sappiamo tutte che è tutto normale, se in casa ci sono dei bambini. Io ho capito che potevo vincere questa guerra solo alleandomi con le mie due bambine: mettere a posto i giochi e riordinare possono essere un divertimento, se affrontati nella maniera giusta.
Sapevi che, con qualche stratagemma, è facile insegnareaibambini a mettere in ordine, abituandoli a questa routine quotidiana? Per coinvolgere i più piccoli nelle operazioni di pulizia, occorre:
➡️ dedicare il giusto spazio alle varie tipologie di oggetti (i bimbi non saranno in grado di stipare gli oggetti come potremmo fare noi);
➡️dare regole semplici e mantenerle nel tempo («tutti i peluche vanno in questo cestone»);
➡️accompagnarli nelle attività, soprattutto le prime volte (per dare il buon esempio)
➡️…e trasformare le attività in gioco (si possono organizzare gare, cantare canzoni o per i più grandi immaginare delle cacce al tesoro)
L’ordine si può apprende da piccolissimi: La mia Elena, a diciotto mesi, è in grado di raccogliere i giocattoli che sono per terra e di metterli in una cesta: per convincerla, le ho prima mostrato qualche volta come fare, poi mentre riordina la incito moltissimo e lei continua perché le piace molto sentirsi dire che è brava!
I bimbi più grandi potranno svolgere mansioni più complesse: la mia Beatrice di 4 anni dà una mano a piegare il bucato o svuotare la lavastoviglie.
Con lei entra però in gioco il fattore premio: Beatrice non si accontenta delle gratificazioni con coccole e complimenti per l’ottimo lavoro svolto, ma fa lei delle richieste; solitamente chiede una caramella o un cartone animato come premio!
Tu cosa fai a riguardo?
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